Presentazione
Con il concerto L’ Arte dell’ Improvvisazione Andrés Carlos Manchado darà forma ad una creazione unica ed irripetibile, creata estemporaneamente per il suo pubblico, senza essere stata previamente composta e senza che esista previa preparazione se non unicamente quella tecnica, accompagnata da un viaggio interiore nella tematica ispiratrice del concerto.
L’ arte dell’ improvvisazione durante molti secoli ha goduto di rilievo e riconoscimento, essendo stata coltivata con frequenza e lasciando prova della sua esistenza e della sua pratica negli spartiti delle composizioni, aperte all’ intuizione creativa del momento. Il periodo di maggior splendore dell’ improvvisazione alla tastiera corrisponde al XVIII secolo e agli inizi del XIX. Musicisti del talento di Bach, Mozart, Beethoven o Liszt coltivarono quest’ arte a profusione, in un’ epoca dove erano frequenti le competizioni al cospetto del pubblico nelle quali gli artisti mettevano alla prova la propia capacitá per l’ improvvisazione. Czerny dice del suo Maestro, Beethoven: “Le sue improvvisazioni erano quanto di piú bello e commovente ci fosse. In chiunque ci fosse in sua compagnia, ad ascoltarlo, sapeva produrre un effetto tale che nella maggior parte delle occasioni nessuno rimaneva con gli occhi asciutti, e molti finivano in singhiozzi”. Le improvvisazioni si ispiravano in testi, accordi, temi corali…o sgorgavano dal propio impeto creativo dell’ artista; la sua durata era variabile ed in esse si univano, in svariata proporzione, il virtuosismo tecnico e l’ emozione che fluiva dall’ artista verso il suo pubblico. In qualitá di arte spontanea che aspira a meravigliare e commuovere, l’ improvvisazione oggi giorno continua ad esprimere l’ immediatezza creativa ed il potere di affascinare. Frederick Corder, professore di composizione della Royal Academy of Music, ci dice “Risulta strano alle nostre menti piú istruite la meraviglia ed il diletto che rappresentava allora la semplice arte dell’ improvvisazione. È un’ arte all’ altezza di quella dell’ oratore che anima le folle o dell’ indovino, che intrecciano i topici del pensiero con il linguaggio con tale loquacitá che infondono la convinzione nell’ ascoltatore che ció che ascolta è direttamente ispirato dall’ alto”. Quest’ arte dell’ improvvisazione, accantonata per la sua grande complessità musicale e la sua densità emotiva, è quella che ha recuperato il pianista Andrés Carlos Manchado.